In questa Giornata Internazionale della Donna, 8 Marzo 2019, mi piacerebbe invitarti a riflettere sull’azione di sostenere un’altra donna e sulla sua connotazione politica così fondamentale per il cambiamento verso la vera l’uguaglianza di diritti e di valore tra donne e uomini.
L’esperienza di vivere in un mondo che non è fatto a misura per tutti è intrasmissibile, chi non ha mai vissuto la discriminazione, la disuguaglianza, non la può capire. Peggio ancora, non la può neanche vedere. Il mondo va avanti così perché le poche persone, per lo più uomini, ma anche donne, che hanno in mano il potere economico e politico, vivono esperienze diverse che, credono loro, confermano la loro superiore capacità e il fatto che si meritano ciò che hanno. Però la verità è altra…
Quante persone si meritano delle cose, quante persone ne hanno la capacità, quante persone si sforzano, senza riuscirci?
Viviamo in un mondo contaminato da valori prettamente maschilisti (che non equivale a dire uomini) come il dominio, il controllo, l’efficienza, la quantificazione, la punizione, la paura, la menzogna, il denaro, tra altri. In questo mondo capitalistico e consumista, le donne spesso sono viste come cattive, emotive, subdole, deboli, il loro corpo è usato per il piacere maschile e per vendere la qualunque cosa, togliendole così la sua purezza e forza creativa, il suo potere in somma.
In questo tipo di mondo, l’azione di sostenere un’altra donna è un’azione politica, in tanti sensi.
Fare politica è qualcosa che fanno in poche(i) oggigiorno. Fare politica è promuovere il cambiamento verso un futuro diverso, ancora da tessere, immaginare, costruire, avere speranza, camminare, non consumare, non discriminare, essere onesta, essere integra, amare e proteggere la natura…
Come fare politica per promuovere l’uguaglianza?
- Valorizzare un’altra donna facendole un complimento.
- Acquistare un prodotto ideato e creato da una donna.
- VEDERE una donna.
- Ascoltare una donna.
- Credere a una donna.
- Sostenere una donna.
- Nominare la sofferenza di una donna.
- Difendere una donna.Immaginare un futuro diverso per tua figlia, per tuo figlio.
- Essere onesta e vedere le tue azioni anti-sorellanza, cambiandole.
- Guardare oltre il tuo piccolo mondo per comprendere la complessità delle cose.
- Perdonare tua madre.
- Amarti.
- Amare tutte le cose che non sono valorizzate nel mondo capitalista, nominandole.
- Nominare una donna.
- Dire la tua verità
Cosa aggiungeresti??
Magari non è subito chiaro perché tutto questo è fare politica, e come mai potrebbe cambiare in meglio il nostro mondo ancora disuguale. La spiegazione sta nel fatto che tutte queste azioni sono controcorrente e hanno il potenziale di generare dinamiche nuove, originali, più eque.
Soprattutto se la tua azione politica nasce dalla fiducia autentica e non di un atteggiamento accondiscendente del tipo “dai, sosteniamo questa donna, poverina, non è poi tanto brava, ma va bene”. Questo non va bene, in questo caso meglio non agire in favore di una donna.
Devi crederci, devi essere consapevole, devi essere convinta.
È giusto essere onesta, non gentile. La gentilezza a volte crea il risultato inverso, perché non aiuta a crescere. Spesso è meglio dare un feedback critico che aiuta a migliorare, che adottare un atteggiamento accondiscendente che crea false aspettative.
Dunque, io ti invito, oggi, domani, dopo domani, durante l’anno, a praticare l’azione politica della sisterhood, o sorellanza. Io desidero che tu possa amare te stessa e, partendo dal tuo centro più generoso, che tu possa sostenere altre donne che si muovono attorno a te, vicine, lontane, che tu possa fare la differenza, che tu possa sperare, che tu possa ambire, come scrive Rebecca Solnit, a una liberazione interiore, emotiva e intellettuale. Io aggiungo, una liberazione economica, politica e spirituale. Per te e per le altre donne!
Buon 8 Marzo, con gioia e con coraggio, al ritmo della sisterhood!!!!!!!!!!!!!!
PS-Un ringraziamento speciale a Marta Tiranno che ha creato l’immagine di copertina specialmente per 100% Me Stessa. Grazie Marta!!!!
Per sapere di più sulla storia della Giornata Internazionale della Donna, vai sulla pagina ufficiale delle Nazioni Unite.