L’articolo della settimana è dedicato a un tema molto importante e alla base del benessere generale della donna: gli elementi essenziali della cura di sé.
Alcune delle domande alle quali troverai risposta lungo l’articolo sono:
Cosa significa prendere cura di sé e perché è importante? Quali sono gli ostacoli a una cura di sé consapevole e amorevole? Come superarli?
La cura di sé è la capacità di riconoscere i propri bisogni e mettere in pratica le azioni necessarie per soddisfarli, con lo scopo del proprio benessere.
Innanzitutto ti vorrei presentare 4 presupposti chiave e che ti aiuteranno a capire l’importanza della cura di sé:
1) Se non ti prendi cura di te stessa, nessuno lo farà per te. Smetti dunque di aspettare che qualcuno ti conceda il permesso per fare le cose che ti rendono felice.
2) Prendere cura di te stessa è un atto di amore e di rispetto nei tuoi confronti, e dunque il segno di un’autostima sana, e di un sano egoismo.
3) Quando prendi cura di te e rispetti i tuoi bisogni, fai un gesto di amore anche verso le persone che ti stano attorno e che vuoi bene. Thich Nhat Hanh, nel suo libro “How to love” lo presenta in maniera chiara:
“Quando alimentiamo e sosteniamo la nostra propria felicità, stiamo nutrendo la nostra capacità di amare. Per quello amare significa imparare l’arte di nutrire la nostra felicità.”
4) La cura di sé è l’unica forma di creare l’energia di cui hai bisogno per prenderti cura degli altri e portare a termine le varie richieste giornaliere. Ti ricordo che l’energia è finita, la tua “batteria” si consuma e ha bisogno di essere ricaricata. È pure possibile che tu possa andare avanti per un periodo con l’energia che hai accumulato ma,
A quale costo?
Molte donne contemporanee si ritrovano oggi a fare i conti con la fatica, lo stress e l’esaurimento mentale e fisico. Intrappolate tra una vita professionale intensa, i figli, gli impegni familiari e altri obblighi, fanno una fatica immensa a prendere cura di sé stesse come avrebbero invece bisogno.
Potrei dirti che ti tratta di un problema di tempo, e allora ti troveresti a leggere un altro dei tanti articoli in giro sulla gestione del tempo. Ma questo sarebbe un approccio superficiale alla questione, nonché una visione equivoca… La verità è che le donne sono tra le più brave a gestire il tempo, basta guardare le mille cose che riescono a incastrare nelle proprie giornate. Tante, tranne il tempo per loro stesse…
Allora, quale è il problema sottostante?
Le difficoltà sono ben altre, al meno nella maggioranza dei casi, e per capirle in profondità è necessario adottare un’ottica di genere.
In generale nella coppia, rispetto al proprio partner, le donne facciano più fatica a trovare tempo per se stesse e hanno una maggior sopraccarica di compiti domestici, anche quando entrambi lavorano fuori di casa. In questo, sono determinanti le aspettative culturali e sociali riguardo le donne, soprattutto centrate nel loro ruolo materno, cioè, in senso ampio, “la madre che nutre e si prende cura”.
Dalla donna si aspetta che si prenda cura (dei figli, dei compagni, dei genitori), che capisca e soddisfi i bisogni degli altri, che metta se stessa in secondo piano e in più si senta felici con tutto questo, poiché si assume che la soddisfazione e la realizzazione della donna succeda soprattutto attraverso questo ruolo tradizionale e a prescindere dalla realizzazione professionale o in altre sfere della vita.
Tramite la mia esperienza personale, la mia pratica professionale e le mie relazioni di amicizia al femminile, mi sono invece convinta che tutto questo è irrealistico e anche ingiusto. Non solo non è possibile prendere cura degli altri sempre, ed essere costantemente in questo modo di concentrazione rivolto ai bisogni altrui, come è poco sano, specialmente non prendendo del tempo per se stessa, per la propria cura e la realizzazione dei propri bisogni.
Perché è così difficile uscire da questa spirale?
I motivi sono vari, a volte complessi e strettamente interconnessi tra di loro. Nelle righe che seguono, parlo di alcuni di loro, quelli che secondo me è nelle mani di ogni donna poter lavorarci su e intraprendere un percorso di trasformazione per avere una vita più equilibrata, più gioiosa e con maggior benessere. Sono consapevole che alcune situazioni sono difficili e non è nelle mani di una sola persona cambiarle, ma anche lì ci sono spiragli di luce che funzionano come punti di orientamento e di guida. Sta a te imparare a vederli.
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